IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante
«Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio
e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati
dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma
dell'art. 11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»,  e  successive
modificazioni; 
  Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 234,  recante  «Norme  generali
sulla partecipazione dell'Italia  alla  formazione  e  all'attuazione
della normativa e delle politiche dell'Unione europea»; 
  Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo  in
materia di federalismo fiscale, in  attuazione  dell'art.  119  della
Costituzione» e, in particolare, l'art. 22 in materia di perequazione
infrastrutturale; 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,  recante  «Misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica», e, in particolare, l'art. 7, comma 26, che attribuisce al
Presidente del Consiglio dei ministri le funzioni di cui all'art. 24,
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sotto utilizzate, fatta
eccezione per le funzioni di programmazione economica  e  finanziaria
non comprese nelle politiche di sviluppo e coesione; 
  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n.  88,  e  successive
modificazioni, recante «Disposizioni in materia di risorse aggiuntive
ed interventi speciali per la  rimozione  di  squilibri  economici  e
sociali, a norma dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42»; 
  Visto il decreto-legge 31 agosto  2013,  n.  101,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione   nelle   pubbliche   amministrazioni»,    e,    in
particolare,  l'art.  10,   concernente   misure   urgenti   per   il
potenziamento delle politiche di coesione,  che  ha  attribuito  alla
Presidenza del Consiglio dei ministri  specifiche  funzioni  relative
alle politiche di coesione; 
  Visto,  in  particolare,  il  comma  1  dell'art.  10  del   citato
decreto-legge n. 101 del 2013, che ha previsto l'istituzione  di  una
struttura   dedicata,   denominata   «Agenzia   per    la    coesione
territoriale»; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di  stabilita'  2015)»  e  in  particolare  l'art.  1,   comma   703,
concernente la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione
per il periodo 2014-2020; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, recante  «Misure
urgenti per l'apertura dei cantieri,  la  realizzazione  delle  opere
pubbliche,  la  digitalizzazione  del   Paese,   la   semplificazione
burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la  ripresa
delle attivita' produttive», e, in particolare, l'art. 33, comma 13; 
  Visto il decreto-legge  5  gennaio  2015,  n.  1,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, recante «Disposizioni
urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico  nazionale
in crisi e per lo sviluppo della citta' e dell'area di Taranto»; 
  Visto, in particolare, l'art. 5 del citato decreto-legge n.  1  del
2015,  il  quale  prevede  che,  in  considerazione  della  peculiare
situazione dell'area di Taranto, l'attuazione  degli  interventi  che
riguardano detta area sia disciplinata  da  uno  specifico  contratto
istituzionale di sviluppo e che sia istituito un tavolo istituzionale
permanente per l'area di Taranto; 
  Visto il decreto-legge 20  giugno  2017,  n.  91,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  3  agosto   2017,   n.   123,   recante
«Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno»; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  25
febbraio 2016, recante «Istituzione della  Cabina  di  regia  di  cui
all'art. 1, comma 703, lettera c), della legge 23 dicembre  2014,  n.
190»; 
  Vista la legge 30 dicembre  2020,  n.  178,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2021  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023» e, in particolare,  l'art.  1,
commi 177 e seguenti, concernenti la programmazione del Fondo per  lo
sviluppo e la coesione per il periodo 2021-2027; 
  Visto, in particolare l'art. 1, comma 178, lettera d), della citata
legge n. 178 del 2020, che prevede che la Cabina di regia di  cui  al
citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25  febbraio
2016 opera anche sulle  risorse  del  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la
coesione - programmazione 2021-2027; 
  Visto il regolamento (UE) 2021/241 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per  la
ripresa e la resilienza; 
  Visto il decreto-legge  6  maggio  2021,  n.  59,  recante  «Misure
urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa
e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti» convertito,
con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77,  recante  «Governance
del Piano nazionale  di  ripresa  e  resilienza  e  prime  misure  di
rafforzamento delle strutture amministrative  e  di  accelerazione  e
snellimento delle procedure», convertito,  con  modificazioni,  dalla
legge 29 luglio 2021, n. 108, e successive modificazioni; 
  Visto il decreto-legge  9  giugno  2021,  n.  80,  recante  «Misure
urgenti  per  il   rafforzamento   della   capacita'   amministrativa
funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
(PNRR)  e  per  l'efficienza  della   giustizia»,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113; 
  Visto il  decreto-legge  del  6  novembre  2021,  n.  152,  recante
«Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa
e  resilienza  (PNRR)  e  per  la  prevenzione  delle   infiltrazioni
mafiose», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  29  dicembre
2021, n. 233; 
  Visto il decreto-legge 30 aprile 2022, n.  36,  recante  «Ulteriori
misure urgenti per l'attuazione del  Piano  nazionale  di  ripresa  e
resilienza (PNRR), convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  29
giugno 2022, n. 79; 
  Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 21  ottobre
2022 di costituzione del nuovo Governo; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 21 ottobre
2022, con il quale  l'onorevole  Raffaele  Fitto  e'  stato  nominato
Ministro senza portafoglio; 
  Visto il proprio decreto in data 23 ottobre 2022, con il  quale  al
Ministro  senza  portafoglio,  onorevole  Raffaele  Fitto  e'   stato
conferito l'incarico per gli affari europei, le politiche di coesione
e il PNRR; 
  Visto il proprio decreto in data 10 novembre 2022, con il quale  al
Ministro  senza  portafoglio,  onorevole  Raffaele  Fitto  e'   stato
conferito l'incarico per gli affari europei, il Sud, le politiche  di
coesione e il PNRR; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  19
novembre 2014 e successive  modificazioni,  recante  riorganizzazione
del Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP); 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento  delle
strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in
particolare, l'art. 18 relativo  al  Dipartimento  per  le  politiche
europee e l'art. 24-bis, relativo al Dipartimento per le politiche di
coesione; 
  Ritenuto opportuno delegare al Ministro per gli affari europei,  il
Sud e le politiche di coesione e il PNRR, onorevole  Raffaele  Fitto,
le funzioni di cui al presente decreto; 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                         Delega di funzioni 
 
  1. A decorrere dal 12 novembre 2022, al Ministro senza  portafoglio
per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e  il  PNRR,
onorevole Raffaele Fitto,  di  seguito  denominato  «Ministro»,  sono
delegate le funzioni del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  in
materia   di   partecipazione   dell'Italia   alla    formazione    e
all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea,
delle politiche di coesione territoriale e degli  interventi  per  lo
sviluppo  del  Mezzogiorno,  nonche'  in  materia   di   PNRR,   come
specificate nei successivi articoli.